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31/03/17

Passaparola e user generated content: il marketing torna alle origini?


 

Digital strategies, analisi dei target, storytelling sono tutti strumenti utili per migliorare la propria campagna pubblicitaria, ma contano anche la customer experience e le esigenze personali di ognuno. L'azienda, dunque, deve pensare al singolo individuo. Come? integrandolo all'interno delle campagne pubblicitarie. Il passaparola (word of mouth) e i contenuti creati direttamente dall'utente (user generated content) sono gli strumenti utili per attuare questa strategia. 

 

Dal report annuale sui post condivisi su Facebook di Mavrck, la piattaforma leader per il marketing word of mounth, emerge un dato interessante: i post degli utenti relativi ai brand riscuotono più successo di quelli pubblicati dalle aziende. A questo cambiamento hanno contribuito anche le modifiche apportate da Facebook all'algoritmo del News Feed. Il social di Zuckerberg, infatti, per aumentare l'interazione, ha reso argomenti principali della homepage i video e i contenuti degli amici considerati "più vicini": queste notizie, anche se riguardano i brand, sono considerate più credibili, generano una reazione e naturalmente più engagement. 

 

Le scelte attuate da Facebook aumentano, dunque, il passaparola in rete e l'importanza degli user generated content. Gli utenti, infatti, molto spesso, decidono di condividere spontaneamente la propria esperienza sui social, facendo gratuitamente pubblicità a un brand. 

 

Quali strategie possono essere utilizzate dalle aziende per "sfruttare" al meglio il word of mounth? Rivolgersi a blogger o influencers offrendo loro dei prodotti o indire un contest. Nel primo caso i followers sono portati a provare il prodotto e a lasciare dei commenti, nel secondo il pubblico è stimolato a produrre contenuti, sentendosi partecipe e protagonista. In entrambe le occasioni si lavora sul content marketing, favorendo la comunicazione del brand nella rete. 

 

Un esempio? Le pagine Facebook e Instagram del Mulino Bianco, da qualche tempo, pubblicano foto dei consumatori. Con il lancio dell'hashtag #laprimacosabella, il marchio della Barilla ha invitato i clienti a iscriversi al sito, a rispondere a un test interattivo e a descrivere la prima cosa bella della giornata, la colazione. Gli scatti sono condivisi sui social network e i più belli saranno inseriti nel Calendario della Colazione.

 

La rete, dunque, è il regno in cui il word of mouth può riscuotere ancor più successo: i suggerimenti degli amici, ma anche immagini suggestive, emozionali, e i valori condivisi possono rivelarsi davvero utili per un'azienda in termini pubblicitari. Gli user generatedcontent e il word of mouth, all'origine della comunicazione tra gli uomini, restano una delle tecniche di marketing più efficaci; I brand, per questo, dovrebbero spendere parte delle loro energie per cercare di coinvolgere attivamente il consumatore.

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