Blog

<<< Back

01/06/23

"Mi chiamo fuori"


Nella lingua italiana ci sono delle espressioni, modi di dire che la gente usa senza nemmeno pensarci, senza rendersi conto che hanno un senso strano o, peggio ancora, nessun senso. Sai da dove vengono? Da tradizioni, eventi passati, tutte robe del genere. E ora le usiamo senza pensarci, sono entrate nel nostro linguaggio quotidiano.

Volevo parlarti di una particolare espressione, "mi chiamo fuori". Non si sa bene da dove provenga, ma ha diverse interpretazioni.

Innanzitutto, significa rifiutare o astenersi da un'azione, una responsabilità o un coinvolgimento in una situazione specifica. È come dire "non voglio partecipare" o "non voglio farmi coinvolgere". È un modo per tirarsi fuori da una situazione problematica o scomoda, evitando problemi, responsabilità o conseguenze negative.

Ma sai dove ho scoperto che questa espressione viene usata anche? Nel mondo del poker. È come un sinonimo di "passo". Quando un giocatore decide di ritirarsi dalla mano, può dire "mi chiamo fuori". È meno comune rispetto a "passo", ma alcuni giocatori lo usano.

È strano come certi modi di dire si sviluppino nel tempo senza una fonte documentata. Si diffondono tra la gente, si adattano a diverse regioni e culture, ma mantengono sempre lo stesso significato.

Quindi, mi chiedo usate anche voi questa espressione per indicare rifiuto o astensione da un'azione o situazione? O avete un modo di dire diverso?

 

Condividi il post:

Cosa ci rende diversi?