Blog

<<< Back

09/01/25

Meta rivoluziona la moderazione: addio al fact-checking, spazio alle Community Notes.

Mark Zuckerberg ha annunciato una svolta epocale per i social network della galassia Meta. In un video pubblicato il 7 gennaio, sul suo profilo Instagram ufficiale, il CEO di Meta ha comunicato la fine del programma di fact-checking, attivo dal 2016, e il passaggio a un sistema collaborativo ispirato alle “Community Notes” di X (ex Twitter). La decisione, che inizierà a essere implementata negli Stati Uniti, ha già suscitato accesi dibattiti.

“Torneremo alle nostre radici”, ha dichiarato Zuckerberg, sottolineando la volontà di semplificare le policy e ridurre gli errori. La nuova strategia, però, solleva dubbi: senza controlli professionali, i contenuti falsi potrebbero proliferare. Le Community Notes, basate su contributi degli utenti, offrono contesto ai post, ma rischiano di amplificare pregiudizi di gruppo.

Ritorno alla libertà di espressione o rischio di disinformazione?

La decisione di Meta di rinunciare ai fact-checker indipendenti arriva in un momento cruciale, segnato dall’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. Zuckerberg non ha nascosto il riferimento alla nuova amministrazione americana, definendo le recenti elezioni “un punto di svolta culturale verso la priorità della parola”.

Da un lato, l’azienda promette di ridurre gli errori e garantire un sistema di moderazione più snello. Dall’altro, molti esperti temono che l’assenza di fact-checker professionali possa incrementare la diffusione di contenuti falsi.

Il programma di fact-checking: un addio dopo otto anni

Introdotto nel 2016, il programma di fact- checking di Meta si avvaleva della collaborazione di organizzazioni giornalistiche indipendenti, certificate dall’International Fact-Checking Network (IFCN). Il sistema prevedeva tre fasi principali: l’identificazione dei contenuti sospetti, la revisione tramite fonti affidabili, e l’azione, con l’applicazione di etichette e la riduzione della visibilità per i contenuti falsi.
Tuttavia, negli anni il sistema ha affrontato critiche per la sua complessità e i presunti pregiudizi politici. Zuckerberg ha definito il programma “un sistema al capolinea”, caratterizzato da frequenti errori e da una moderazione percepita come eccessiva.

Pro e contro per gli utenti

Il passaggio alle Community Notes offre alcuni vantaggi, tra cui una maggiore libertà nella pubblicazione dei contenuti e una riduzione della censura. Tuttavia, questa libertà comporta anche una responsabilità più grande per gli utenti, che dovranno imparare a valutare criticamente ciò che leggono e condividono.
I rischi principali riguardano la capacità del nuovo sistema di arginare la disinformazione, soprattutto nei casi in cui la verifica richieda competenze specialistiche. Inoltre, affidare la moderazione alla community potrebbe trasformare i social in arene di conflitto, piuttosto che in spazi di confronto costruttivo.

La decisione di Meta di abbandonare il fact-checking professionale a favore delle Community Notes segna una svolta significativa nel panorama digitale. Se da un lato promette di ridurre la censura e favorire la libertà di espressione, dall’altro pone nuove sfide nella lotta contro la disinformazione. Resta da vedere se il nuovo sistema sarà in grado di garantire un equilibrio tra libertà e responsabilità in un contesto sempre più complesso e polarizzato.

Condividi il post:

Cosa ci rende diversi?