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07/02/17

Case Study: 5 suggerimenti per rendere più efficace questo strumento di marketing


 

Tra gli strumenti di marketing al servizio di un'azienda, il case study è sicuramente uno dei più efficaci. A volte non basta saper presentare le proprie capacità, il proprio know-how: una buona idea per essere più convincente deve fare riferimento a casi concreti e mostrare le problematiche specifiche risolte con successo in modo originale e professionale.

Con una breve case history, che solitamente non supera le cinque o sei pagine, l’azienda può infatti spiegare in che modo ha applicato la sua esperienza, i suoi prodotti e i servizi per risolvere i problemi dei ​propri clienti.

L'obiettivo? Non elogiare la propria azienda o vantare clienti di spicco soddisfatti ma corteggiare i potenziali nuovi clienti che, leggendo il case study, capiranno di avere di fronte un interlocutore solido eaffidabile, da preferire ai competitor o ​al lavoro in-house.
 

Ecco qualche consiglio per ottenere un risultato di successo:
 

1. Struttura chiara, linguaggio onesto

Dopo aver introdotto brevemente il cliente protagonista della vostra presentazione, potreste descrivere il problema da risolvere e le soluzioni che la vostra azienda ha proposto. Quali sono stati i vantaggi del vostro approccio? Descriveteli con un linguaggio chiaro e onesto, non iperbolico nè autoreferenziale

Se ci sono stati sviluppi o proposte per future collaborazioni, parlatene. Tutto qua? Ovviamente no: non tralasciate di creare un'area contatti, per invitare gli interessati a chiedervi maggiori informazioni ed, eventualmente, un preventivo personalizzato.
 

2. Dati, dati e ancora dati

In una case history bisogna enumerare tutti i dettagli concreti importanti. Occorre riportare numeri, fatti, dati statistici, tabelle, grafici, aumenti d​elle vendite: tutto ciò che ha aiutato i clienti ad incrementare il proprio ROI. Chi consulta il vostro ​case study​, deve terminare la lettura convinto che investire nella vostra azienda sia davvero ​proficuo.

 

3. Lo stile

Eccedere con il gergo tecnico potrebbe sembrare la scelta più professionale, ma è un errore. Un buon case study deve essere ben scritto, facile da leggere e andare dritto al puntoIl lettore non deve annoiarsi;  dovrebbe invece essere nella condizione di trovare facilmente le informazioni importanti. 

Il suggerimento è di usare un linguaggio preciso e ancorato ai fatti, facendo sempre attenzione allo stile. Non basta elencare i miglioramenti del cliente: l'ideale sarebbe riuscire a narrare la storia di questo cambiamento. Le parole d'ordine sono story-telling e ricorso ad immagini e infografiche a supporto della narrazione, che rendano piacevole (ed emozionale) anche la visione d​e​i dati statistici.

 

4. I dettagli fanno la differenza

Mai sottovalutare l'importanza di un buon titolo e sottotitolo. L'efficacia di un case study si valuta anche grazie a quanta curiosità hanno generato nel lettore intestazioni accattivanti, facendo emergere già nei titoli i benefici che il cliente oggetto del caso di studio ha ottenuto affidandosi a voi. 

Inoltre, alla fine di una perfett​a case history non dovrebbero mai mancare le note di copyright e ​la ​data di creazione.

 

5. Endorsement del cliente 

Un cliente soddisfatto è il miglior biglietto da visita. Prima di procedere alla stesura della case history, è bene confrontarsi con l'azienda di cui si vorrebbe scrivere. È sempre una scelta saggia chiedere l'autorizzazione all'utilizzo del logo del cliente sulla propria presentazione e alla divulgazione di alcuni dati sul lavoro svolto

Se il cliente è rimasto particolarmente soddisfatto, potrebbe essere propenso a lasciare una review o a commentare favorevolmente la vostra azienda. Questa ​è la pubblicità più efficace! 

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