Quello che lo Sport italiano sta rappresentando per l'Italia, in questa lunga estate e in un contesto che ha condizionato la nostra vita da un anno e mezzo a questa parte, verrebbe quasi da paragonarlo allo spirito galvanizzante di quel moto insurrezionale di quasi due secoli fa.
Chi ci inebria di gioia e di speranza è un'Italia giovane: sana, forte, felice, fatta di amicizia, di abbracci, di messaggi e valori positivi. Una giovane Italia che in un solo mese ci ha regalato tanto, ridandoci quella fiducia e quella voglia di ripresa e di rivincita che solo lo sport riesce a trasmettere in così poco tempo.
Un grazie doveroso quindi a questi Giovani che hanno segnato la storia dello sport nazionale ed internazionale. Che siano d'esempio, nella speranza che la vittoria fresca fresca del grande Gimbo possa diventare una metafora di quello che sarà: dopo anni bui di sofferenza e sacrifici, il traguardo più importante di tutti, l'Oro Olimpico.
Un esempio non solo per i giovani di oggi ma anche per chi già è adulto, in modo che tutti possano soffermarsi e pensare che sebbene in una società come la nostra, così frenetica e intrisa di impegni, sia molto più semplice e comodo dare un cellulare o un pc ad un bambino, portarlo invece due o tre volte alla settimana a degli allenamenti sicuramente lo renderà un uomo migliore.
D'altronde lo dicevano anche gli antichi „Mens sana in corpore sano“.