Pausa pranzo, il momento di stacco da una giornata lavorativa full time: c’è chi preferisce trascorrerla in palestra, chi riposando, una cosa è certa tutti noi mangiamo qualcosa per ricaricare le energie. Molta attenzione viene data a questa scelta: cosa mangio? E..dove lo mangio? Si parla sempre di più di “food delivery” ovvero il cibo consegnato direttamente da ristorante/bar a casa oppure in ufficio, gli impiegati sono al primo posto a scegliere questa opzione, vuoi per una pausa pranzo veloce vuoi perchè c’è voglia di più coesione all’interno dell’azienda (i colleghi infatti, saranno i nostri compagni di pausa preferiti).
Le opzioni delivery sono molteplici, si passa dal classico panino o piadina a cibi più ricercati come il sushi. Una cosa è certa, si fa sempre più attenzione a cibi sani senza però rinunciare al gusto:
parliamo di sushi e sashimi, poke hawaiano (molto in voga ultimamente, si tratta di uno dei piatti tipici della cucina hawaiana, viene composto con elementi semplici e nutrienti quali il pesce crudo, la verdura, la frutta e il riso), ravioli alla griglia, insalatone e verdure al forno.
Il prodotto deve essere innanzitutto fresco, meglio se Bio quindi a KM 0.
Ma che cos’è veramente un prodotto “Bio”? E’ un prodotto coltivato con il solo impiego di sostanze naturali, presenti cioè in natura, escludendo l’utilizzo di sostanze chimiche contenute in concimi, diserbanti ed insetticidi. L’agricoltura biologica evita lo sfruttamento eccessivo del suolo, dell’acqua e dell’aria, elementi tuttavia usati per un modello di sviluppo sostenibile che possa durare nel tempo. Il Bio segna un ritorno alla natura ed ai sentimenti ed i prodotti sono coltivati con amore e nel pieno rispetto per l’ambiente.
Questi prodotti, diventati ormai un “trend di massa” a livello mondiale, sono amati da tutti ma un occhio di riguardo verso il Bio lo ha il mondo femminile, vero sostenitrice di questo trend!
Nasce a Londra l’idea di legare Food delivery ad una corretta nutrizione, prende piede successivamente a Sidney dove nascono cucine studiate ad hoc per tutti coloro che vogliono perdere peso. E l’idea funziona!
E l’Italia? In Italia la nostra tradizione culinaria è davvero molto ricca e le aspettative sono davvero molto alte perchè sul cibo noi non transigiamo. Ci aspettiamo tanto sia da un panino o piadina piuttosto che da un piatto di verdure alla griglia con riso.
Per questo il giovane Stefano Bertoli lancia sul mercato una nuova start up, si tratta di Beeathy, un programma di food delivery che si prende cura dei propri clienti consegnando a domicilio piatti sani e personalizzati, creati per chi lo richiede da veri e propri nutrizionisti. Ed è un vero e proprio successo che conta sempre più iscritti.
Il funzionamento è molto semplice, una volta ricevuto l’ordine, lo chef prepara il piatto, rigorosamente cotto sottovuoto (in questo modo tutte le proprietà organolettiche saranno preservate e, anche riscaldandoli, non si rischierà di perdere gusto e sostanze nutritive). Una volta ultimato, il piatto andrà dritto al consumatore finale che ne avrà guadagnato in salute e in cultura alimentare.
Come si può constatare le proposte di food delivery sono davvero tante e molto disparate, il trend è sicuramente quello verso l’healthy food, vogliamo che anche il cibo ci comunichi qualcosa, in primis benessere e tradizione.
“Siamo ciò che mangiamo” diceva il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach (“der Mensch ist was er isst”), se si vuole migliorare un popolo dategli un’alimentazione migliore, perchè il progresso inizia da qui.