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03/05/19

Climate change: la battaglia contro i cambiamenti climatici passa anche dai social

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Climate change!

È un serio problema mondiale, un problema causato da noi, studi scientifici lo dimostrano e invitano la popolazione mondiale alla sensibilizzazione: i cambiamenti climatici, ormai all'ordine del giorno, stanno minando la nostra esistenza e quella di tutti i suoi esseri viventi, il pianeta che ci ospita è ormai saturo. E non manca di farcelo notare tramite il clima stesso, dove subiamo fenomeni atmosferici sempre più violenti e periodi di siccità sempre più prolungati.

L'inquinamento, tra smog e plastica, gioca un ruolo fondamentale: abbiamo bisogno di interventi e ne abbiamo bisogno ora. La piccola attivista svedese “Greta Thunberg” ha per prima puntato il dito contro l'indifferenza dei potenti riguardo al “climate change” e alle diseguaglianze sociali nel mondo affermando: “Sono le sofferenze dei molti che pagano per il lusso dei pochi” facendo tremare i leader mondiali. La giovane sta insegnando a noi tutti quanto l'impegno del singolo possa fare la differenza.

Ma non è l'unica, perchè questa battaglia sta passando soprattutto dai social, al primo posto vediamo Facebook (il più utilizzato) seguito poi da Twitter. Due canali potentissimi che stanno facendo la differenza per sostenere e divulgare nuove informazioni a sostegno di questa seria problematica. Basti pensare che secondo i dati raccolti dalla Oxford Research Encyclopedias, il 7 % degli americani condividono informazioni sul riscaldamento globale su Facebook o Twitter e il 6% degli stessi ha pubblicato almeno un commento online in risposta a notizie o post sul riscaldamento globale.

Inoltre l'uso dei canali social è spesso visuale, l'effetto è quindi concreto sull'opinione pubblica. Sarà capitato anche a voi di imbattervi in fotografie di orsi polari seriamente denutriti, allo stremo delle forze o tartarughe marine soffocate dalle plastiche con conseguente rischio di estinzione. Non solo fotografie, in rete circolano anche molti video come quelli che mostrano ex mari cristallini contaminati da enormi quantità di plastica, pericolosissima per la vita degli ecosistemi.

Ognuno di noi può compiere scelte utili per contrastare il problema, adottando comportamenti green nella vita di ogni giorno, nell'alimentazione, nei consumi energetici, nella gestione dei rifiuti e in quella dei trasporti. Si punta a fissare un'economia a bassa emissione di CO2 nel più breve tempo possibile. La situazione sta degenerando e abbiamo ormai pochi anni a disposizione per rimediare, se ciò non avverrà, si avrà una intensificazione dei fenomeni violenti con conseguenze devastanti per il pianeta e tutti i suoi abitanti.

Riflettiamo tutti quanti e attuiamo i cambiamenti, di Terra ce n'é una sola!

 

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