Ecco una delle scoperte emerse dall'ultimo Ericsson Consumer Lab: 3 intervistati su 4 si aspettano che, entro 5 anni, le loro foto diventeranno vere e proprie stanze. La survey condotta lo scorso Ottobre su più di 5000 utenti internet, residenti nelle maggiori metropoli del mondo, rivela trend interessanti per il prossimo futuro. Scopriamoli insieme.
1. L'interfaccia utente è… il mio corpo
Gli intervistati che già usano assistenti vocali si aspettano che le interazioni con le macchine avverranno sempre più frequentemente tramite gesti, intonazioni della voce, sguardi. Il linguaggio corporeo sarà quello che le macchine dovranno imparare a decifrare. Immaginate il vostro risveglio al mattino: con un gesto accendete e regolate le luci, la macchina del caffè si attiva in automatico, e la musica si accende… Ma basta “guardarla male” per farla tornare in silenzio.
2. L'udito aumentato
Anche i wereable devices, come le cuffie wireless, sono sotto i riflettori: il 63% degli intervistati le vorrebbe in grado di tradurre, in tempo reale, tutte le lingue del mondo. I consumatori valutano positivamente anche cuffie che si indosano tutto il giorno, magari anche la notte: potrebbero bloccare rumori che non vogliamo sentire, come il russare di un familiare nella stanza accanto alla nostra.
3. Eterni principianti
Il 30% degli intervistati si dichiara in difficoltà a tenere il passo con la tecnologia: eterni neofiti, ma sempre pronti a imparare. Ci si aspetta che saranno internet e l'intelligenza artificiale i principali strumenti per acquisire nuove competenze, aggiornate in tempo reale, pronte quando ne abbiamo bisogno.
4. Conversazioni social: è davvero una comunicazione bidirezionale?
Ciò che ha fatto la fortuna dei social media è la promessa di una conversazione autentica. Ma è davvero così? L'avvento dell'intelligenza artificiale e dei BOT la sta rendendo, al contrario, una sterile comunicazione unidirezionale. Il 55% degli intervistati pensa infatti che i social media vengano utilizzati dai brand più potenti al solo scopo di diffondere i loro messaggi: è il momento giusto per un dialogo più vero?
5. Pubblicità si, ma in realtà aumentata
L'uso della realtà aumentata in pubblicità potrebbe essere una rivoluzione: immaginate di provare un prodotto prima di comprarlo, di valutare la resa di un complemento d'arredo in casa vostra, di passeggiare in un villaggio vacanze prima di prenotare il soggiorno. Suona futuristico? La pubblicità potrebbe andare incontro a una vera trasformazione con l'uso della realtà virtuale.
6. Una strana comunicazione
Parleremo coi robot nel prossimo futuro? E' probabile. Ma che tipo di esperienza sarà? Il 50% degli intervistati resta scettico, e dichiara che sarebbe turbato nel non riuscire a distinguere fra una fonte di comunicazione umana e una virtuale.
7. In ufficio? Ci mando il robot
Il 40% dei partecipanti ammette che non gli dispiacerebbe avere dei robot che lavorano e guadagnano al posto loro, per dedicarsi completamente al tempo libero. Anche se il confine fra impiego e hobby è ormai sfumato, una società in cui nessuno lavora sembra ancora l'ambientazione di un film di fantascienza (o di una puntata di Black Mirror).
8. La foto diventa una stanza
La possibilità di scattare foto in 3D a 360°, così da ricostruire interi luoghi e situazioni per poi “riviverli” tramite realtà aumentata, potrebbe essere realtà entro 5 anni. Le foto che si muovono “alla Harry Potter” (introdotte da iPhone pochi anni fa) sembreranno dei vintage appartenenti ad un'epoca lontana.
9. Autostrade aeree
Troppo traffico nei grandi centri urbani? L'idea di creare “strade nel cielo” per tutti i dispositivi che volano non è più così incredibile. L'uso sempre maggiore dei droni, anche per mansioni come consegne a domicilio, la renderà forse un'autentica necessità.
10. Un mondo in perenne carica
Tutto questo è di certo molto avvincente: ma come facciamo con le batterie? Un mondo costantemente connesso è un mondo sempre sotto carica. Se anche le nostre case diventeranno “intelligenti”, avremo bisogno di migliorare o ripensare l'intera industria dell'energia, anche in un'ottica di sostenibilità.
E voi, cosa ne pensate? A noi piacerebbe rifletterci mentre testiamo, con la realtà virtuale, una sdraio su una spiaggia caraibica. ;)