A marzo 2023 Meta non rinnova l’accordo per il rinnovo della licenza d’autore con Siae, il principale ente preposto alle attività di tutela, intermediazione e gestione dei diritti d’autore, comportando il blocco o il silenziamento dei contenuti con all’interno brani del repertorio Siae.
Come mai la mancata intesa tra le due parti?
Il mancato rinnovo riguarda la condivisione dei dati sulle riproduzioni delle opere a livello nazionale e sulla compensazione economica. Secondo Matteo Fedeli, direttore generale della Siae, Meta ha deciso di non condividere tali dati, rendendo difficile stimare un compenso equo per l'utilizzo delle opere degli autori.
Tanto le etichette discografiche quanto gli artisti sostengono la decisione di respingere l'offerta di Meta, al fine di cercare un accordo che garantisca una giusta compensazione per il loro ruolo di creatori che generano profitti per le piattaforme social.
Quali sono state le conseguenze di questa situazione?
Innanzitutto, si è verificato un notevole danno per il mercato musicale italiano, sia dal punto di vista economico che per quanto riguarda la promozione e le relazioni tra gli artisti e i fan. Inoltre, sono stati danneggiati il lavoro dei content creator e delle imprese, così come la qualità dei contenuti creati e condivisi.
Ad aprile l’Antitrust, garante della tutela del libero mercato, ha imposto a Meta la ripresa delle trattative con Siae per il ritorno della musica. A maggio viene raggiunto un accordo transitorio, che vede il ritorno delle canzoni sulle piattaforme social di Instagram e Facebook e su tutti i contenuti precedentemente silenziati.
L’accordo raggiunto si basa sul vecchio contratto ed è confermato fino al 6 ottobre, per questo le trattative devono andare avanti, così da raggiungere un accordo più stabile e duraturo.
Siae è determinata a raggiungere un accordo valido e corretto, si impegna a tutelare gli artisti per garantire un contratto definitivo e duraturo, basato sulla trasparenza e sull’equità; infatti, questa tutela è fondamentale per assicurare agli artisti un guadagno equo e meritato.
Se non si raggiungerà un accordo più stabile entro questi tre mesi, si tornerà alla situazione di marzo, con la rimozione di tutti i brani musicali protetti da Siae dai social network di Facebook e Instagram, con conseguenti perdite per il mercato musicale italiano e per i contenuti creati dai content creator per le aziende.
E come diceva Vasco nella sua famosa “Sally”: « Perché la vita è un brivido che vola via… è tutt’un equilibrio sopra la follia. »