Pessime notizie per i maniaci del "mai una gioia", questa settimana ha portato una novità da lungo attesa nel mondo dell'imprenditoria: è stato approvato il “bonus pubblicità”. La nuova misura introduce detrazioni fiscali al 75% per le imprese che acquistino spazi pubblicitari su giornali (anche on-line), radio e tv. Si sale addirittura al 90% in caso di startup, micro-imprese e PMI innovative.
Il provvedimento è una boccata d'ossigeno per il business italiano per almeno tre motivi. Il primo è quasi ovvio: la pubblicità è il mezzo principale col quale le aziende possono raggiungere nuovi clienti e incrementare le proprie vendite. Il secondo riguarda la crisi economica, che ha determinato un crollo degli investimenti tra il 2008 e il 2009 e, sebbene oggi si vedano segnali positivi, la spesa in pubblicità ancora fatica a raggiungere i livelli precedenti al crack.
[Fonte: Human Highway]
Il terzo motivo è il tentativo di rilancio del settore editoriale, che attraversa una fase decisamente negativa. I dati ci mostrano infatti che gli investimenti pubblicitari su quotidiani e riviste sono in costante contrazione. Nel 2016 si è registrato un calo del 5.6% rispetto all'anno precedente, mentre cresceva dell'8% l'investimento pubblicitario su internet e social network. L'intervento del governo è dunque fondamentale per rilanciare la pubblicità su cartaceo e fornire un aiuto concreto alle testate giornalistiche.
[Fonte: Nielsen]
Ma chi potrà beneficiare del bonus? Tutti coloro che abbiano comprato uno spazio pubblicitario nel periodo compreso tra il 24 giugno 2017 e il 31 dicembre 2018, e che siano lavoratori autonomi con partita IVA, liberi professionisti o imprese. Una precisazione è d'obbligo: l'incentivo è valido solo per gli investimenti pubblicitari incrementali. In parole povere: se un'azienda ha comprato spazi pubblicitari per 100 euro nel 2017, dovrà investire almeno 101 euro nel 2018 e riceverà le detrazioni sulla differenza (1 euro nel nostro esempio). Chi più spende, più guadagna.