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20/03/18

Quando il cliente vuole tutto: nascono gli ibridi tra agenzie di comunicazione e società di consulenza




Dopo anni di scontri nel campo della “client retention”, i due gruppi di business stanno cominciando ad assomigliarsi sempre di più. Nel marketing, tutto ruota attorno al cliente: ecco perché non ci stupiamo della convergenza a cui stiamo assistendo da qualche tempo. Costretti a cimentarsi in sfide sempre nuove, in mercati che si evolvono rapidamente, le aziende richiedono un range sempre maggiore di servizi. Il risultato: i consulenti diventano più creativi, mentre le agenzie tradizionali cominciano ad occuparsi anche di business strategy. 

Come ha recentemente dichiarato Justin Tobin, ex Global Digital Strategist di American Express: ”Sono stanco di dover scegliere fra società di consulenza che capiscono solo i bilanci, ed esperti in comunicazione che non capiscono il mio modello di impresa”. Ecco perché lo stesso Tobin ha fondato un nuovo tipo di agenzia, DDG, pensata per essere il punto di convergenza fra “business-based thinking” e “design-based thinking”. E aggiunge:”Chiunque non veda la necessità di questo avvicinamento, sta mettendo la testa sotto la sabbia”.

Un altro ibrido che ha scelto questo modello è l'agenzia Wolfgang, con sede in California. Il presidente Seema Miller spiega: ”Più che vendere un'idea, noi risolviamo problemi. I nostri clienti sanno che, quando presentiamo un progetto globale, questo è davvero realizzabile”. Miller porta un esempio concreto: TrueCar (il “Quattroruote” americano, versione piattaforma online) li aveva inizialmente ingaggiati per una consulenza strategica. Questo ha portato Wolfgang a definire una nuova politica di branding, che si è poi tradotta in una partnership creativa.  

Il CCO di TrueCar, Colin Jeffrey, rivela che Wolfgang si è spinta sino a lavorare coi loro team interni, in un'ottica di grandi condivisione e flessibilità. Miller commenta:”Vogliamo essere davvero utili ai clienti. Se questo significa trovare l'idea giusta e farla eseguire a loro, questo è quello che facciamo”. 
La tradizionale distinzione fra “chi pensa al design” e “chi pensa al business” sembra aver perso ragione di esistere: nessuno cerca più servizi prettamente esecutivi, o una consulenza puramente strategica. Che nome dareste a queste agenzie 2.0?

 (Fonte: AdWeek)

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