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13/03/17
Google Meet e Amazon Chime: i nuovi strumenti per le video chiamate aziendali
Conferenze, briefing, brainstorming, presentazioni sono pane quotidiano per gran parte delle aziende in tutto il mondo. Essere connessi e collegati in qualsiasi luogo ci si trovi è ormai una priorità e così Google implementa la sua offerta di servizi creando Meet, l'applicazione per le videoconferenze in alta definizione, che molto probabilmente sostituirà Hangouts.
Meet permette di connettere trenta persone contemporaneamente ed è collegato con l'account Gmail e Google Calendar, per avere sempre sotto mano gli impegni. Il nuovo strumento è pensato per le riunioni aziendali o le conferenze, garantisce video in hd e dà la possibilità di far partecipare all'incontro un maggior numero di persone, consentendo a chi è in viaggio di essere presente.
Non è ancora possibile scaricare l'app, ma il sito meet.google.com è online. Nell'home page compare un riquadro in cui viene richiesto di inserire un codice riunione; poco più in basso, invece, si trova il calendario delle riunioni in programma. Il lancio non è ancora ufficiale, ma avverrà prossimamente e Meet entrerà a far parte degli strumenti di G Suite, il pacchetto di applicazioni Google dedicato alle aziende.
La sfida a suon di video chiamate, dunque, si inasprisce. La rete attualmente offre più di una soluzione: Skype, Cisco, GoToMeeting, Meet, il nuovo strumento di Google, e Chime, lanciato da Amazon circa un mese fa.
Quali sono le novità dell'ultima invenzione di Jaff Bazos? Chime consente di collegare contemporaneamente sedici persone su desktop e otto persone da mobile; per partecipare a una chiamata non è richiesto un codice pin, ma Amazon garantisce la sicurezza del servizio; si può chattare, condividere lo schermo, invitare altre persone e controllare sempre chi sta partecipando alla conferenza. Un vantaggio su tutti? Sicuramente il prezzo, decisamente competitivo: 2,50 $ per utente per il piano Plus, 15 $ per utente per il piano Pro.
Quando Google ufficializzerà Meet, chi la spunterà: l'alta definizione o la convenienza?
